(Pistoia, 1892-Firenze 1961)
Nota biografica a cura di Francesca Cagianelli
Nel 1908 Silvio Pucci ottiene il Diploma della Scuola Professionale delle Arti Decorative Industriali di Firenze. Nel 1922 partecipa con successo all’Esposizione Fiorentina Primaverile, dove figura come membro della “giovane avanguardia fiorentina”. Nel 1925 è presente alla Terza Biennale Romana, e nello stesso anno è invitato alla Prima Mostra del Novecento Italiano a Milano, dove le sue opere, Ponte all’Asse e Soffiano, vengono acquistate dall’onorevole Gaspare Gussoni. In occasione della Sedicesima Esposizione Internazionale d’Arte della città di Venezia del 1928, Marcello Piacentini acquista l’opera di Pucci Pettata per 2.500 lire, e nello stesso anno la Commissione per l’assegnazione dei premi e degli acquisti alla Prima Mostra Regionale d’Arte Toscana decide di acquistare l’opera di Pucci, Cestello, destinata alla Galleria d’Arte Moderna di Firenze. Dopo aver aderito nel 1928 al Gruppo Novecentesco Toscano di Raffaello Franchi, partecipa nel 1929 alla Mostra del Novecento Italiano alla Kunsthalle di Basilea e nello stesso anno esegue 85 disegni per le illustrazioni del volume La vita di Dante, pubblicato dalla Casa Editrice Vallecchi. Un certificato, datato 8 luglio 1929, a firma Enseignes Publicité “La Lettre”, Association Ouvriére de Peintres en Lettres, attesta che Pucci lavora in qualità di “peintre décorateur” a partire dall’8 giugno 1929. Nel 1930 partecipa alla Prima Quadriennale d’Arte Nazionale di Roma e alla IV Mostra Regionale d’Arte Toscana, organizzata dal Sindacato Nazionale Fascista Belle Arti, presso il Palazzo al Parterre di S. Gallo a Firenze. Nel 1932 è invitato alla XVIII Biennale di Venezia, dove la Commissione per il conferimento dei premi istituiti dalla Biennale acquista l’opera Paesaggio presso i colli al prezzo di 1000 lire. Datano al 1933 l’iscrizione al Sindacato Toscano di Belle Arti, e l’incarico per la Direzione della Scuola del Nudo di Firenze. Nello stesso 1933 Pucci partecipa alla Prima Mostra Interregionale dei Sindacati Fascisti Belle Arti di Firenze e l’anno successivo alla V Mostra Sindacale di Milano, promossa dal Sindacato Interprovinciale Fascista Belle Arti.
Nel 1935 partecipa alla Quadriennale romana e nel frattempo è invitato ad esporre Paesaggio Montelupo alla Mostra d’Arte Italiana a Praga (dicembre 1934-gennaio 1935) e a Varsavia (febbraio 1935), mentre nel 1936 è invitato da Antonio Maraini a presentare tre opere alla XX Biennale di Venezia, dove Ponte Badia viene acquistato dalla Galleria Nazionale di Roma. Data al 1937 l’invito a firma Antonio Maraini alla Mostra d’Arte Italiana Contemporanea a Berlino, ottobre-novembre 1937 (XV), presso la Galleria della “Preussische Akademie der Kunste”, Pariser Platze. Nel 1941 lo stesso Maraini invita l’artista ad organizzare una personale di pittura alla XXIII Biennale di Venezia. Nello stesso 1941 l’artista partecipa alla III Mostra del Sindacato Nazionale Fascista Belle Arti di Milano. Nel 1942 una comunicazione a firma del Podestà di Firenze, Conte Paolo Venerosi Pesciolini, invita Pucci alla Prima Mostra d’Arte Toscana a Düsseldorf. Nel 1943 l’artista partecipa all’Esposizione Nazionale Quadriennale d’Arte di Roma e nello stesso anno organizza la Mostra personale presso la Galleria d’Arte Michelangelo di Firenze. Data al 1950 la mostra fiorentina che vede la presenza di Pucci accanto a Pozzi, Caligiani e Bucci, presso la Galleria d’Arte Michelangelo. Nel 1961, l’anno della sua scomparsa, Pucci risulta presente alla mostra degli artisti operanti in Firenze fra le due guerre mondiali, promossa dalla Società delle Belle Arti e dal Circolo degli Artisti di Firenze, presso la Galleria d’Arte Contemporanea “Casa di Dante”, saletta del Disegno “La Torre”.